Affrontare un intervento di implantologia è un passo importante per recuperare la funzionalità e l’estetica del proprio sorriso.
Per questo, il timore che qualcosa possa andare storto è una preoccupazione del tutto legittima.
Sebbene gli impianti dentali abbiano percentuali di successo elevatissime, è fondamentale sapere come riconoscere i campanelli d’allarme di un eventuale fallimento.
Ignorare i primi segnali, infatti, può portare a complicazioni più serie e compromettere la possibilità di intervenire in tempo.
Un impianto non dà quasi mai problemi da un giorno all’altro; piuttosto, invia piccoli segnali che, se interpretati correttamente, possono fare la differenza.
In questa guida, realizzata dal team dello Studio Dentistico Falchetti di Roma San Giovanni, analizzeremo nel dettaglio i sintomi di un impianto dentale fallito, per aiutarti a capire a cosa prestare attenzione e come agire per proteggere la salute del tuo sorriso.
Perché un impianto dentale può fallire?

Un fallimento implantare non è sempre legato a un errore medico.
Le cause possono essere diverse e manifestarsi in momenti differenti. Principalmente, si distingue tra:
- Fallimento precoce: Avviene nei primi mesi dopo l’intervento ed è spesso legato a una mancata osteointegrazione. L’impianto, in pratica, non riesce a saldarsi correttamente all’osso a causa di fattori come una scarsa qualità ossea, infezioni post-operatorie o condizioni di salute generale del paziente che rallentano la guarigione (come il diabete non controllato o il fumo).
- Fallimento tardivo: Si manifesta a distanza di mesi o addirittura anni, quando l’impianto è già perfettamente integrato. La causa principale è quasi sempre la perimplantite, un’infezione batterica che colpisce i tessuti attorno all’impianto, causando la perdita progressiva dell’osso di supporto. Altre cause possono essere un sovraccarico masticatorio o fratture meccaniche della componentistica.
Impianto dentale fallito: i sintomi iniziali da non sottovalutare
Riconoscere i primi segnali è cruciale. Se noti uno o più di questi sintomi, è fondamentale non aspettare.
Ecco a cosa prestare attenzione:
- ✅ Dolore persistente o anomalo Un leggero fastidio nei giorni successivi all’intervento è normale. Tuttavia, un dolore che non passa, che peggiora con il tempo o che compare improvvisamente durante la masticazione non è un buon segno.
- ✅ Gonfiore e arrossamento gengivale Le gengive attorno all’impianto appaiono costantemente arrossate, gonfie o sensibili al tatto? Potrebbe essere il segnale di un’infiammazione in corso, come una mucosite (il primo stadio, reversibile) o una perimplantite (lo stadio più grave).
- ✅ Sanguinamento durante la pulizia Una gengiva sana attorno a un impianto non sanguina. Se noti sanguinamento quando passi lo spazzolino o lo scovolino, è un chiaro campanello d’allarme di infiammazione gengivale.
- ✅ Mobilità dell’impianto Un impianto dentale sano e ben integrato è assolutamente immobile, come un dente naturale. Se percepisci anche un minimo movimento della corona o, peggio, dell’intero impianto, significa che l’osteointegrazione è venuta meno. Questo è uno dei sintomi più evidenti di un fallimento.
- ✅ Difficoltà o fastidio nella masticazione Masticare sull’impianto ti provoca fastidio o hai la sensazione che qualcosa non sia stabile? Questo sintomo, unito agli altri, può indicare un problema di integrazione o un’infiammazione profonda.
I sintomi tardivi: quando il problema è già avanzato

Se i primi segnali vengono ignorati, possono comparire sintomi più gravi, spesso legati a una perimplantite in stadio avanzato:
- Retrazione gengivale: La gengiva si ritira, lasciando esposta una parte dell’impianto o il colletto metallico.
- Presenza di pus: La fuoriuscita di materiale purulento (pus) quando si preme sulla gengiva è un segno inequivocabile di un’infezione attiva.
- Cattivo sapore o alitosi: Un sapore sgradevole persistente o un alito cattivo che non dipende da ciò che mangi possono essere causati dai batteri che proliferano attorno all’impianto infetto.
Cosa fare se sospetti che il tuo impianto stia fallendo?
La regola è una sola: agire subito. Non aspettare che i sintomi peggiorino.
L’unica cosa da fare è contattare immediatamente il tuo dentista o un professionista specializzato in implantologia.
Tentare di risolvere con rimedi casalinghi o, peggio, ignorare il problema, può solo portare a una maggiore perdita di osso, rendendo più complesso un eventuale intervento di recupero.
Problemi con il tuo impianto a Roma? Affidati a chi sa come intervenire

La gestione di un impianto dentale che manifesta problemi richiede competenza, esperienza e strumenti diagnostici adeguati.
Non si tratta solo di curare un’infezione, ma di capire la causa del problema e agire in modo mirato per salvare, dove possibile, l’impianto e l’osso circostante.
Presso lo Studio Dentistico della Dr.ssa Paola Falchetti, a Roma San Giovanni, abbiamo sviluppato un protocollo specifico per la gestione delle complicanze implantari.
Il primo passo è sempre una diagnosi approfondita e precisa, che eseguiamo con strumenti avanzati come la TAC Cone Beam 3D.
Questo esame ci permette di valutare tridimensionalmente lo stato dell’osso attorno all’impianto, misurando con esattezza l’entità del danno.
In base alla diagnosi, pianifichiamo l’intervento più adeguato, che può andare dalla decontaminazione non chirurgica del sito, nei casi di mucosite iniziale, fino a interventi di chirurgia rigenerativa per recuperare l’osso perso a causa della perimplantite.
Il nostro obiettivo è sempre quello di offrire una soluzione che garantisca stabilità e salute a lungo termine.
Se noti uno dei sintomi descritti o hai semplicemente un dubbio sul tuo impianto dentale, non rimandare.
Un controllo tempestivo è la migliore forma di prevenzione.
Prenota una visita specialistica per il tuo impianto dentale a Roma San Giovanni!
📍 Dove siamo: Via Cappadocia 12-18, Roma (quartiere San Giovanni)
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Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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