Introduzione
È possibile ottenere denti fissi senza impianto?
Ci è capitato di sentire questa domanda con una certa frequenza da pazienti del nostro Studio dentistico di Roma San Giovanni.
La domanda, oltre che una normale curiosità, deriva a volte dal fatto che si ha paura di dover affrontare un intervento di implantologia dentale, e di conseguenza si chiede se esistono delle valide alternative “meno dolorose e complicate”.
Conseguentemente a questo, rispondiamo sempre che si, è possibile ottenere denti fissi senza impianto, ma è necessario valutare ogni caso singolarmente.
Denti senza impianto: non sempre la scelta migliore
Bisogna sempre considerare che la strada maestra e più sicura, qualora le condizioni del cavo orale lo consentissero, resta quella che prevede l’inserimento di un impianto dentale.
Per tutti coloro che avessero timore, ricordiamo che:
- con le notevoli innovazioni nel campo dell’implantologia (è il caso, ad esempio, dei modelli a carico immediato), oggi l’inserimento di un impianto dentale porta a risultati estremamente soddisfacenti;
- le tecniche implantari oggi sono davvero all’avanguardia e consentono di realizzare interventi NON dolorosi (grazie anche all’uso della sedazione endovenosa);
- seguendo poche semplici regole a casa ed effettuando visite di controllo periodiche, siamo in grado di evitare eventuali casi di fallimento implantare;
- un impianto può tranquillamente durare per molti anni, migliorando nettamente la qualità della vita del paziente.
Quando si propende per l’inserimento di denti fissi senza impianto
Detto questo, sembrerebbe quasi che l’inserimento di denti fissi senza impianto fosse da sconsigliare, ma non è assolutamente così.
Può capitare che, dopo il processo di estrazione di uno o più denti (necessario in caso di complicazioni dovute a una carie non curata), o dopo la loro perdita a causa di un trauma esterno, si incorra nella cosiddetta atrofia alveolare.
Con essa intendiamo il processo di assorbimento degli alveoli ossei , cioè degli spazi che contenevano i denti con funzione portante nella mascella o nella mandibola.
Successivamente alla perdita di uno o più elementi dentali, e al mancato utilizzo della parte ossea corrispondente, inizia gradualmente un processo di recessione della zona alveolare, prima in larghezza, successivamente anche in altezza.
Nel momento in cui il processo è iniziato ed è già ad uno stadio avanzato, non è più possibile procedere con l’inserimento dell’impianto dentale, a meno che non si punti su:
- interventi che contribuiscano alla sostituzione della parte ossea perduta, sfruttando un apposito tessuto osseo sintetico;
- ricostruzione onlay, dove una porzione di osso viene estratta dalla mascella del paziente e trapiantata nella posizione desiderata, ricostruendo così l’altezza necessaria all’inserimento dell’impianto;
- inserimento di impianti “all on four”, con solo 4 impianti presenti nell’osso di cui i due più esterni sono inclinati di circa 45 gradi, così da evitare zone sensibili come il seno mascellare e il nervo alveolare inferiore;
- l’installazione di impianti zigomatici, che sfruttano proprio l’osso zigomatico (posto nella parte superolaterale della faccia) per sostenere la struttura dell’impianto stesso.
Il rischio di inserire l’impianto in una condizione di grave atrofia alveolare, sta nel ferire seriamente nervi o il seno mascellare.
Ecco perché, qualora non si volesse optare per queste soluzioni, resta sempre la possibilità di mettere denti fissi senza impianto!
Nella fattispecie, ci riferiamo a:
- ponti dentali senza impianto;
- protesi combinate con componente fissa e mobile.
Ponte dentale senza impianto
Nel caso di perdita di più elementi dentali, possiamo affidarci al cosiddetto ponte dentale senza impianto.
Con esso ci riferiamo all’inserimento di una protesi dentale fissa, che andiamo a posizionare sfruttando i due denti sani, adiacenti allo spazio vuoto lasciato dai denti mancanti.
Per realizzare un ponte dentale senza impianto è necessario, prima di tutto, limare i due denti rimanenti, andando così a ridurne leggermente lo spessore dello smalto.
In ogni caso i denti che servono da ponte verranno analizzati attentamente dall’odontoiatra.
Qualora ci fossero problematiche dovute a carie o malattie parodontali, verranno ovviamente trattati prima di procedere con l’inserimento del ponte.
Ricordiamo anche che un ponte dentale senza impianto può essere inserito anche nel caso in cui i denti posteriori vengano a mancare, ma siano rimasti comunque i denti anteriori.
Questa tipologia di denti fissi senza impianto resta particolarmente apprezzata, considerando che non si necessiterà di rimuoverli ogni giorno per pulirli.
Denti fissi senza impianto con protesi combinata
Un’alternativa ai denti senza impianto con ponte dentale è senza dubbio quelle che prevede l’utilizzo di una protesi combinata.
Essa è composta da:
- una componente fissa, quindi non removibile dal paziente;
- e da una componente mobile (in questo caso rappresentata da uno scheletrato con attacchi).
L’ancoraggio della protesi combinata alla bocca del paziente è dato:
- dal cosiddetto “attacco maschio”, presente sulla parte fissa dell’elemento protesico;
- dall’”attacco femmina”, presente sulla parte mobile.
L’utilizzo di una protesi combinata con attacchi risulta essere alternativo a una classica protesi scheletrata con ganci.
La tipologia di attacco utilizzata è particolarmente interessante, in quanto va a sostituire del tutto l’inestetismo del gancio presente nella classica dentiera fissa senza impianti.
Avevamo già visto con le protesi in nylon Valplast, come si potesse creare un’alternativa ai classici gancetti in ferro, inserendo una parte che rappresentava una naturale continuazione del colletto.
L’uso delle protesi combinate con attacchi di precisione si rende preferibile non solo per una questione estetica, ma anche perché risulta essere un manufatto protesico che presenta una maggiore stabilità.
Ovviamente si consiglia sempre di far eseguire dei controlli periodici anche su queste tipologie di protesi, così da garantire che funzionino correttamente tutte le componenti, dalla parte fissa fino a quella rimovibile dal paziente.
Conclusioni
Come abbiamo visto, è possibile intervenire ed inserire dei denti fissi senza impianto anche in pazienti con gravi problematiche di atrofia del mascellare o della mandibola.
Ricordiamo sempre che, qualora non sussistessero problematiche di riassorbimento osseo, si consiglia sempre di sottoporsi sempre ad un intervento di implantoprotesi.
Questo, visto gli innegabili vantaggi che un impianto ha nel sostituire integralmente gli elementi perduti.
Va comunque detto che il compito di un bravo odontoiatra non è mettere impianti per forza di cose, ma valutare quello che è il singolo caso, tenendo conto di numerosi fattori come la:
- posizione dei denti;
- dimensione complessiva del volto;
- composizione ossea
Qualora non fosse possibile procedere con un impianto, l’uso delle soluzioni precedentemente citate, consente al paziente di riabilitare integralmente le varie funzioni della sua bocca sul piano:
- masticatorio;
- fonetico;
- estetico.
Per questo, la strada maestra resta sempre quella che prevede un controllo approfondito da parte del vostro dentista.
Una volta ricostruita la vostra anamnesi o storia clinica, avrà modo di valutare qual è la strada migliore da seguire per il ripristino della normale dentatura.
Anche presso lo Studio Falchetti di Roma, oltre ai moderni trattamenti di implantologia, siamo anche in grado di garantire denti fissi senza impianto con soluzioni assolutamente performanti.
Richiedere un consulto medico presso la nostra clinica è semplice!
Non devi fare altro che contattarci allo 06 7720 1233 o al 392 8022 767, oppure compilare il form seguente per prenotare una prima visita!
Ci troviamo a Roma, in Via Cappadocia 12-18.
Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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