Introduzione
Attraverso l’implantologia a carico immediato si ha modo di sviluppare le cosiddette implantoprotesi, ossia sistemi biomeccanici costituiti da:
- uno o più impianti;
- supporto osseo ed il sigillo gengivale;
- sistema di connessione implanto-protesico;
- una protesi dentaria.
Inserire un impianto a carico immediato significa montare sull’impianto una protesi e metterla in masticazione.
A seconda del tipo di paziente implantare, si può decidere di puntare il “timing” del carico immediato su giorni, settimane o mesi.
Evoluzione dell’implantologia a carico immediato
I primi protocolli relativi al carico immediato in implantologia, ormai risalenti a diversi decenni fa, prevedevano che un impianto dentale dovesse rimanere in ambiente sommerso (dentro la gengiva) per 3-6 mesi, allo scopo di evitare ogni trauma nella fase di guarigione.
Successivamente, numerosi studi hanno osservato che il processo di osteointegrazione poteva avvenire normalmente anche se l’impianto “sporgeva” dalla gengiva, purché fossero rispettati specifici criteri meccanici e biologici.
Da allora, i protocolli hanno sempre più mirato a ridurre i tempi di chirurgia e protesizzazione implantare.
In questo senso, l’implantologia dentale a carico immediato rappresenta l’estrema riduzione dei tempi di chirurgia su impianti.
Questo perché prevede che l’inserimento dell’impianto (il cui intervento ha una durata stimata di max 1 ora, per una singola arcata) e la messa in masticazione della protesi su impianto avvengano entro 24 ore dall’intervento chirurgico.
Quest’ultimo, per non far avvertire dolore al paziente, viene effettuato in regime di sedazione endovenosa).
L’impianto a carico immediato rappresenta una grande svolta per l’implantologia.
Questo soprattutto considerando che i pazienti di oggi desiderano sempre più spesso avere protesi fisse e possibilmente l’inserimento di protesi immediate subito dopo l’intervento di chirurgia orale.
Fattori di successo dell’intervento
Il fattore principale per il successo dell’implantologia a carico immediato è la stabilità implantare nell’osso.
La stabilità non è un parametro prevedibile, ma è fortemente correlata a fattori meccanici (tecnica chirurgica, geometria dell’impianto, qualità e quantità di osso disponibile) e biologici (osteointegrazione).
L’accurato studio radiografico pre-operatorio e la valutazione dettagliata dello stato clinico iniziale del paziente, permettono di farsi un’idea piuttosto precisa su come ottenere il massimo della stabilità implantare immediata.
Si può, cioè, comprendere bene il tipo e la quantità di tessuto osseo con cui si andrà a trattare e, di conseguenza, scegliere:
- tipo, forma e dimensione dell’impianto a carico immediato da inserire;
- con che inclinazione e con che tecnica chirurgica inserirlo.
Carico immediato: le tipologie esistenti
Il carico immediato è stato ampiamente studiato per:
- monoedentulie;
- piccole riabilitazioni fisse su impianti in regioni estetiche e/o posteriori;
- edentulie totali.
In generale, l’inserimento di impianti dentali a carico immediato è una procedura sicura, che ha percentuali medie di successo del 96%.
Per impianti singoli o piccoli ponti, il carico immediato ricalca più o meno le stesse regole che valgono per le protesi su denti naturali.
Riabilitazione di un’intera mandibola
Per la riabilitazione di un’intera mandibola edentula è generalmente previsto l’utilizzo di una protesi totale montata su 4 (all-on-four) impianti in zona inter-foraminale, con una protesi Toronto Bridge.
Questi possono anche essere solidarizzati tra di loro tramite una rigida barra metallica.
In questi casi, l’impianto dentale a carico immediato dà risultati assolutamente sovrapponibili a quelli di un carico differito, con il vantaggio però che il paziente non rimane mai senza denti.
Si specifica che nel caso di arcata superiore edentula il numero degli impianti di supporto può aumentare fino a 6 (implantologia all-on-six) e la procedura risulta tecnicamente più impegnativa per la naturale anatomia del mascellare superiore.
Impianto a carico immediato: pro e contro
La possibilità di realizzare una protesi con carico immediato rappresenta per i pazienti un grande vantaggio dal punto di vista psicologico e funzionale.
Il carico immediato, difatti, consente:
- un abbassamento dei prezzi;
- risparmio di tempo alla poltrona;
- discomfort ridotto.
Tuttavia, questi innegabili vantaggi richiedono anzitutto un’attenta selezione del paziente. Bisogna, ad esempio, valutare:
- lo stato di salute generale;
- l’abitudine al fumo;
- eventuali infezioni o infiammazioni locali;
- la presenza di bruxismo od altre parafunzioni.
In secundis, è importante che l’impianto a carico immediato venga inserito da chirurghi e protesisti implantari esperti.
Questo per la maggiore difficoltà tecnica che una protesi a carico immediato richiede, oltre al maggior rischio di fallimento degli impianti e quindi della riabilitazione protesica.
Ad esempio, se in una protesi full-arch c’è il fallimento di alcuni impianti che la sostengono e di altri no, ed inoltre:
- il paziente non viene monitorato nel tempo;
- l’impianto fallito non viene ripristinato.
Quello diventerà un fallimento anche di tutti gli altri impianti che si sono normalmente osteointegrati e quindi la protesi andrà rifatta.
Implantologia a carico immediato presso lo Studio Falchetti
Allo Studio Dentistico Falchetti gli interventi di implantologia a carico immediato seguono piani fortemente personalizzati, così come i prezzi che verranno applicati a seconda dell’iter di riabilitazione da seguire.
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Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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