Cosa intendiamo con il termine bruxismo?
Il bruxismo è una delle parafunzioni più comuni, caratterizzata da attività involontarie e anomale della muscolatura masticatoria. Questo termine, derivante dal greco, descrive il gesto del digrignare i denti – un’abitudine che può avere conseguenze significative sulla salute orale.
Ma perché tendiamo a digrignare i denti? E quali sono le cause principali di questa condizione? Analizziamo insieme il fenomeno e le sue implicazioni.
Generalmente, la muscolatura masticatoria lavora per facilitare la masticazione e la deglutizione, attivandosi solo per brevi momenti della giornata. Tuttavia, nei pazienti affetti da bruxismo, i muscoli si contraggono in modo involontario e prolungato, causando:
- Sfregamento violento tra i denti delle due arcate (inferiore e superiore).
- Serramento intenso che mette a rischio la struttura dentale.
Questo fenomeno può verificarsi sia durante la notte che nelle ore diurne. Esploriamo entrambe le varianti per comprendere meglio il problema.
Bruxismo notturno: quando i denti lavorano anche mentre dormiamo
Il bruxismo è spesso associato all’atto di digrignare i denti durante la notte. In questi casi, i muscoli masticatori, anziché riposare, rimangono attivi, portando a un sovraccarico che può provocare:
- Ipercontrazione muscolare, con conseguenti dolori al risveglio.
- Danni dentali, come scheggiature o rotture dovute al costante sfregamento.
Senza un trattamento adeguato, questa condizione può compromettere il sistema masticatorio in modo permanente, rendendo necessario l’intervento di uno specialista.
Bruxismo diurno: stress e concentrazione sotto accusa
Non solo di notte: molti pazienti riportano episodi di bruxismo diurno, specialmente in situazioni di stress o durante attività che richiedono alta concentrazione, come lavorare al computer.
Questa forma di bruxismo è spesso sottovalutata ma altrettanto dannosa, poiché il continuo serramento dei denti affatica i muscoli mandibolari e incrementa il rischio di problemi dentali e articolari.
Ora che abbiamo introdotto il fenomeno del digrignare i denti, approfondiamo le cause e i possibili trattamenti.
Bruxismo: le cause da considerare
Perché si digrignano i denti?
Le cause del bruxismo non sono sempre evidenti e spesso coinvolgono una combinazione di fattori. Ecco i principali:
- Stress e nervosismo:
Lo stress è tra le cause più comuni del bruxismo. Molti pazienti riportano episodi di digrignamento dei denti durante momenti di tensione, ansia o preoccupazione. Questo comportamento può manifestarsi sia di giorno che di notte. - Disturbi del sonno:
Un sonno disturbato, un cambio di ambiente o un periodo di insonnia possono scatenare il bruxismo notturno, spesso come meccanismo di compensazione per il disagio. - Malocclusione dentale:
Un disallineamento delle arcate dentali, come nel caso della II classe scheletrica, può contribuire a questa condizione, specialmente se accompagnato da sproporzioni mandibolari. - Malattie neurodegenerative:
In alcuni casi, il bruxismo è una manifestazione secondaria di malattie neurologiche, legata a una risposta muscolare. - Stili di vita e abitudini dannose:
L’abuso di alcol, droghe o fumo può aumentare il rischio di sviluppare questa parafunzione. - Disturbi emotivi e psicologici:
Stati emotivi alterati o problematiche psicologiche possono influire sull’attivazione involontaria della muscolatura masticatoria. - Fattori genetici:
Alcuni studi suggeriscono una predisposizione familiare, indicando che il bruxismo può essere influenzato da componenti genetiche.
Come riconoscere il digrignamento dei denti
l bruxismo si manifesta con il rumore notturno caratteristico del digrignare i denti, spesso notato da chi dorme accanto alla persona affetta. Tuttavia, può verificarsi anche durante il giorno, spesso in risposta a stress o lunghi periodi di concentrazione.
- Durata degli episodi: Brevi contrazioni di pochi secondi, che però possono ripetersi più volte durante il sonno.
- Fasi del sonno: Di solito si verifica nella seconda fase del sonno e solo raramente nella fase REM.
È importante anche saper distinguere il serramento dentale dal bruxismo:
- Digrignamento: Comporta il movimento sfregante tra i denti, che genera rumore.
- Serramento: Consiste nel mantenere i denti stretti senza alcuno sfregamento, quindi silenziosamente.
In entrambi i casi, si ha una contrazione muscolare involontaria, che a lungo termine può compromettere il sistema masticatorio. Secondo alcuni esperti, anche un leggero contatto tra i denti, in presenza di fattori predisponenti (stress, ansia, ecc.), può evolvere in un vero e proprio bruxismo.
Sintomi associati a una condizione di digrignamento
Se il bruxismo è un fenomeno inconscio, spesso ci si rende conto di soffrirne per i sintomi che esso può scatenare.
Nello specifico i pazienti parafunzionali riferiscono di avere dolenzia muscolare, spesso anche mal di denti, del tutto inconsapevoli che invece questi dolori diffusi siano dovuti al serramento.
Talvolta possono manifestare:
- secchezza delle fauci;
- dolore a livello mandibolare;
- affaticamento dei muscoli masticatori;
- nei casi più seri, o più gravi addirittura mal di testa, con cefalee spesso mattutine.
Conseguenze di un elevato digrignamento dei denti
Talvolta è importante considerare che il bruxismo può danneggiare, laddove i denti non siano intatti ma già trattati, precedenti lavori odontoiatrici.
Il digrignare i denti può comportare:
- la rottura di otturazioni;
- faccette dentali;
- corone;
- ponti in ceramica, con necessità di rifacimento degli stessi e conseguentemente un importante costo biologico ed economico.
Importante e ultimo aspetto del digrignamento è il danneggiamento a lungo andare dell’articolazione temporo-mandibolare, dove i muscoli masticatori trovano la loro inserzione.
Tali muscoli infatti, ipercontratti, sollecitano le articolazioni temporo-mandibolari che si presentano, a loro volta, alla comparsa di dolori, rumori e schiocchi.
Spesso i pazienti riferiscono dolore in zona auricolare, come avessero mal di orecchie, e talvolta addirittura acufeni.
Infine, ricordiamo che il digrignare i denti nel sonno può anche influenzarne negativamente la qualità, portando allo sviluppo di tutte le conseguenze tipiche di un riposo notturno inadeguato e/o insufficiente.
Tuttavia, che per arrivare ai danni più seri indotti dal bruxismo sopra descritti, occorrono anni.
Per tale ragione una diagnosi tempestiva risulta essere fondamentale.
Come il dentista individua il bruxismo
Molti pazienti si rivolgono al dentista per sintomi che apparentemente sembrano non correlati, come:
- Mal di denti inspiegabile.
- Disagio nella zona mandibolare.
- Dubbio su problemi legati ai denti del giudizio.
Un dentista esperto riconoscerà i segni del bruxismo attraverso:
- Osservazione clinica:
- Abrasione dentale: Danni allo smalto dovuti al continuo sfregamento.
- Ipertrofia muscolare: Aumento di volume nei muscoli masticatori, visibile soprattutto nei pazienti con bruxismo cronico.
- Manovra intraorale:
- Durante la visita, il dentista può verificare una ipercontrazione muscolare, spesso monolaterale, che causa dolore al paziente. Questo è un segnale importante per confermare la presenza di bruxismo.
Come “curare” il bruxismo con l’uso del bite
Il bruxismo è una condizione che può essere difficile da eliminare completamente. Tuttavia, esistono diverse strategie per curare il bruxismo (diciamo che sarebbe più corretto “alleviare i sintomi”), proteggendo denti e muscoli.
La principale riguarda l’uso del cosiddetto bite. Questo dispositivo:
- Impedisce il contatto tra i denti durante il sonno, prevenendo il digrignamento.
- Riduce l’usura dello smalto dentale.
- Favorisce il rilassamento dei muscoli masticatori.
Come funziona?
Il bite lavora creando una barriera tra le due arcate dentarie. Quando i denti cercano di sfregarsi o stringersi, la superficie liscia del bite evita il contatto diretto, riducendo la contrazione muscolare. Al risveglio, i pazienti spesso riportano una sensazione di sollievo.
Come viene realizzato?
Il bite è una soluzione personalizzata, realizzata seguendo questi passaggi:
- Rilevazione delle impronte dentarie: Il dentista raccoglie le impronte per garantire un adattamento perfetto.
- Registrazione dei rapporti occlusali: Analizza la relazione tra le arcate per progettare un bite funzionale.
- Produzione del dispositivo: Il bite è realizzato in resina dura e modellato per adattarsi esattamente alla bocca del paziente.
Studio Falchetti: un aiuto concreto contro il bruxismo, a Roma San Giovanni
Soffri di bruxismo o hai notato segni di digrignamento dei denti? Non aspettare!
Intervenire tempestivamente è fondamentale per prevenire danni e migliorare la qualità della vita.
Presso lo Studio Dentistico della Dr.ssa Paola Falchetti a Roma San Giovanni, offriamo un approccio completo e personalizzato per la cura del bruxismo, combinando tecnologie avanzate e competenze multidisciplinari.
Grazie a un’approfondita visita diagnostica, individueremo insieme il trattamento più adatto alle tue esigenze, garantendo protezione per i tuoi denti e sollievo dai fastidiosi sintomi del bruxismo.
Come fissare il tuo appuntamento
📍 Dove siamo: Via Cappadocia 12-18, Roma (quartiere di San Giovanni).
📞 Contattaci: chiamaci oggi stesso per prenotare un primo appuntamento di controllo e per saperne di più sui nostri trattamenti.
💻 Compila il form: in alternativa, compila il modulo sottostante e ti ricontatteremo rapidamente.
Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
- Espansore palatale per bambini a Roma San Giovanni: trattamento ortodontico specializzato - 11 Febbraio 2025
- Odontostomatologia a Roma per la cura dell’apparato stomatognatico - 31 Gennaio 2025
- Estrazione dente del giudizio a Roma, presso Studio Falchetti - 30 Gennaio 2025