Introduzione
L’ipoplasia dello smalto dentale (conosciuta anche con il termine tecnico di amelogenesi imperfetta ipoplastica) è una condizione, relativamente frequente di difetto quantitativo dello smalto.
Quest’ultimo è un tessuto acellulare che ricopre il dente e gli conferisce il tipico colore “bianco”.
Nel caso in cui si presenti un deficit nello spessore della superficie dello smalto dentale, si pùò notare una riduzione progressiva del bianco naturale, lasciando una colorazione più scura, molto più vicina al giallo/bruno.
L’ipoplasia dello smalto dentale non comporta, però, solo un’anomalia nel colore (conosciuta anche come discromia).
Per saperne di più, andiamo a vedere insieme una panoramica su questo difetto di estetica dentale.
Significato di ipoplasia dello smalto dentale
L’ipoplasia dentale (conosciuta come una condizione di “denti senza smalto“) è un difetto dentario non carioso che si verifica quando le cellule dello smalto (ameloblasti) subiscono una lesione durante la formazione dello stesso, per cui lo smalto che si produce sarà “difettoso” (imperfezioni di forma e/o di calcificazione).
L’ipoplasia dello smalto dentale colpisce generalmente i denti incisivi e primi molari ed è identificabile come aree di colore anomalo (da bianco opaco a marrone) con una superficie liscia, integra e dura, oppure come uno smalto duro ma discolorato e ricco di pozzetti e solchi.
Da notare è che nello stesso paziente è possibile trovare denti con diversi gradi di perdita dello smalto dentale.
Questo si può riscontrare ad esempio nei molari, dove alcuni possono avere solo una diffusa opacità sui margini, mentre altri possono presentare una perdita di smalto estesa a diverse superfici.
Lo smalto dentario deficitario risulta ovviamente più delicato rispetto a uno smalto dentario “normale” e pertanto può facilmente andare perso dopo la sua formazione.
- Ad esempio, la struttura porosa della superficie dei denti ipoplasici facilita l’accumulo di placca dentaria e quindi lo sviluppo di processi cariosi profondi, portando spesso alla necessità di estesi trattamenti conservativi, nonostante la giovane età dei pazienti.
Altre condizioni che possono portare ad uno smalto dei denti rovinato sono:
- alimentazione acida/zuccherina (consumo eccessivo di bibite, miele, merendine);
- i fattori meccanici (es. spazzolamento troppo intenso e/o errato).
Ipoplasia dello smalto dentale ereditaria ed ambientale
Esistono due tipologie di ipoplasia dello smalto dentale:
- ipoplasia dello smalto ereditaria;
- ipoplasia dello smalto ambientale.
L’ipoplasia dello smalto ereditaria è dovuta ad una condizione genetica ereditaria che si manifesta durante il processo di amelogenesi.
In genere l’ipoplasia dentale colpisce solo una piccola regione del singolo dente, ma nei casi più seri può essere diffusa a molti denti.
L’ipoplasia dello smalto ambientale si manifesta nello stesso modo della forma ereditaria, ma trova le sue cause nella:
- nascita prematura;
- malnutrizione;
- fluorosi;
- febbre alta da infezioni virali e batteriche (occhio alla proliferazione dei batteri, che può portare ad accumulo di placca e decadimento dello smalto, anche nel periodo della gravidanza);
- traumi ai denti decidui.
Ipoplasia dello smalto: modalità di cura possibili
La perdita di smalto ai denti può avere diverse terapie, in funzione della severità della condizione.
Spesso la cura dell’ipoplasia dello smalto dentale può richiedere l’impegno di più specialisti –come gli ortodontisti– per un trattamento multidisciplinare.
I denti senza smalto sono altamente suscettibili ai danni, la carie e i traumi; sebbene lo smalto non possa rigenerato, i denti possono essere trattati per nascondere il loro stato delicato.
La tipologia di trattamento dei denti ipoplasici dipende quindi da una valutazione oggettiva dell’entità della perdita di smalto, da quali denti hanno bisogno di essere trattati e dall’età del paziente.
I pazienti adulti, per esempio, richiederanno trattamenti permanenti, mentre i denti decidui dei bambini possono essere trattati in maniera meno invasiva con semplici trattamenti di ortodonzia.
In ogni caso è molto importante iniziare un programma intensivo personalizzato di profilassi.
A causa dell’ipersensibilità dentale causata dallo smalto ipoplasico, infatti, i pazienti tendono ad essere molto sensibili agli stimoli termici ed osmotici e per questo non riescono a portare avanti un’accurata igiene orale.
Livelli di cura nei casi di ipoplasia dentale
Nei casi più semplici, è quindi raccomandato un normale mantenimento e cura, con particolare attenzione all’aspetto di prevenzione della carie dentale.
Alcuni casi possono invece richiedere degli aggiustamenti cosmetici, come lo sbiancamento dentale, per omogenizzare l’aspetto dei denti discolorati con quelli dei denti “sani”, che sono tipicamente più bianchi dei denti ipoplasici.
In alternativa si possono utilizzare delle classiche faccette dentali.
Nei casi più gravi, invece, può essere indicato il ricorso a un sigillante, materiale vetroionomerico per prevenire la formazione della carie od otturazione diretta in composito.
Trattamenti restaurativi complessi come onlay, veneers, e corone protesiche (metallo-ceramica o metal-free) dovrebbero essere riservati solo agli adulti o posticipati fino alla fine dell’adolescenza.
Per qualunque problematica relativa all’ipoplasia dello smalto dentale, non esitate a contattarci per richiedere subito un appuntamento presso il nostro studio dentistico di Roma San Giovanni.
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Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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