Introduzione
L’implantologia zigomatica rappresenta una soluzione rivoluzionaria nel campo dell’odontoiatria moderna, pensata per chi ha perso la speranza di ottenere un sorriso fisso e naturale.
Parliamo soprattutto di quei pazienti che si trovano a dover affrontare una grave forma di atrofia ossea (in casi come questi, l’osso mascellare è troppo ridotto per supportare impianti tradizionali).
In casi complessi come questo, grazie all’ancoraggio su una struttura più resistente come l’osso zigomatico, è possibile ottenere una soluzione efficace e poco invasiva, ripristinando in toto il cavo orale.
Per pazienti di questo tipo, l’implantologia zigomatica può quindi rappresentare l’unica via per tornare a masticare e sorridere con sicurezza.
Ma quando è davvero il momento di considerare questa opzione? Quali sono i vantaggi concreti e perché tanti pazienti, un tempo esclusi dall’implantologia tradizionale, ne stanno beneficiando?
Scopriamolo insieme, grazie all’approfondimento ideato dal team dello Studio dentistico Falchetti, di Roma San Giovanni!
Vantaggi derivanti dall’uso dell’implantologia zigomatica
L’implantologia zigomatica offre numerosi vantaggi per chi soffre di atrofia ossea severa e non può ricorrere a impianti dentali tradizionali.
Una delle principali caratteristiche di questa tecnica è la capacità di ridurre drasticamente i tempi di intervento e di recupero.
Grazie all’ancoraggio degli impianti direttamente nell’osso zigomatico, più stabile e resistente rispetto all’osso mascellare, è possibile inserire una protesi fissa in un’unica seduta, spesso con risultati immediati sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Rispetto ai metodi tradizionali, l’implantologia zigomatica si distingue per la sua capacità di risolvere situazioni cliniche complesse senza dover ricorrere a lunghi processi di rigenerazione ossea.
Questo riduce notevolmente il numero di interventi necessari e i disagi per il paziente, garantendo una soluzione sicura e duratura.
Inoltre, l’intervento è minimamente invasivo e consente una ripresa veloce delle normali attività quotidiane, con un disagio post-operatorio ridotto rispetto alle tecniche più invasive.
Oltre alla sua rapidità, questa soluzione garantisce anche un’elevata qualità estetica, restituendo al paziente un sorriso naturale e migliorando la qualità della vita sotto molti aspetti.
Per chi ha vissuto a lungo con una protesi mobile o ha subito importanti perdite dentali, l’implantologia zigomatica rappresenta un’alternativa innovativa di ottima qualità.
Come viene eseguito l’intervento di implantologia zigomatica, nel dettaglio
L’implantologia zigomatica richiede l’intervento di chirurghi specializzati, in quanto si vanno a sfruttare tecniche di chirurgia computer-guidata per garantire massima precisione nell’inserimento degli impianti e riduzione dei tempi di recupero.
Questa operazione oggi può dirsi sempre meno invasiva, garantendo una precisione davvero millimetrica nell’inserimento degli impianti e riducendo i tempi di recupero post-operatorio.
L’operazione viene eseguita solitamente in anestesia generale e prevede l’inserimento di 4 o più viti di titanio, generalmente lunghe dai 30 ai 50 millimetri, che vengono fissate direttamente nell’osso zigomatico.
Queste viti, posizionate tramite un accesso intraorale senza incisioni esterne, forniscono una solida base per collegare successivamente la nuova arcata dentale funzionale.
Al termine dell’intervento, la nuova arcata dentale viene fissata immediatamente, restituendo al paziente una completa efficienza funzionale e un’estetica rinnovata.
L’operazione avviene interamente per via intraorale, senza incisioni esterne, grazie all’uso di strumenti tecnologici avanzati che garantiscono un controllo accurato durante tutte le fasi.
La sicurezza del paziente durante l’operazione è assicurata da un’équipe di anestesisti e da specialisti in chirurgia maxillo-facciale, che monitorano attentamente ogni fase dell’intervento.
C’è rischio di provare dolore durante l’intervento?
Come detto in precedenza, l’intervento viene eseguito in anestesia generale o, in alcuni casi, con sedazione cosciente, in modo da garantire il massimo comfort per il paziente durante la procedura.
Questo approccio elimina completamente la percezione del dolore durante l’operazione.
Inoltre, grazie all’utilizzo di strumenti avanzati e alla chirurgia computer-guidata, l’intervento è meno invasivo rispetto a tecniche più tradizionali, riducendo il trauma ai tessuti circostanti.
Il decorso post-operatorio, sebbene variabile da paziente a paziente, è generalmente gestibile con comuni analgesici.
Nella maggior parte dei casi, il dolore post-intervento è limitato a un lieve fastidio, che può essere alleviato con farmaci anti-infiammatori e antidolorifici.
Va comunque detto che, grazie alla precisione della chirurgia e alla stabilità degli impianti zigomatici, i tempi di recupero sono relativamente brevi, e molti pazienti possono riprendere le loro attività quotidiane entro pochi giorni.
Quanto è sicuro l’intervento?
L’intervento di implantologia zigomatica è considerato altamente sicuro, con percentuali di successo che si attestano tra il 95% e il 98% a cinque anni dall’operazione.
Questo risultato è dovuto alla precisione della tecnica chirurgica e alla resistenza degli impianti zigomatici, che offrono una stabilità eccellente anche in pazienti con gravi carenze ossee.
Tuttavia, come per qualsiasi intervento, esistono potenziali complicanze, anche se si verificano raramente e sono gestibili con trattamenti appropriati.
Una delle complicanze più comuni è la sinusite, che può insorgere in una piccola percentuale di pazienti a seguito dell’intervento, ma viene generalmente trattata con successo attraverso terapie farmacologiche.
Un altro possibile effetto collaterale è l’alterazione temporanea della sensibilità nell’area cutanea circostante lo zigomo, dovuta alla vicinanza dei nervi coinvolti durante l’inserimento degli impianti.
Anche in questo caso, la condizione è solitamente transitoria e si risolve spontaneamente nel giro di qualche settimana.
Il rischio di fratture zigomatiche è estremamente raro, grazie alle moderne tecniche chirurgiche e alla chirurgia guidata da computer, che riducono al minimo le sollecitazioni sull’osso.
Quali sono i tempi di recupero e i risultati?
Dopo un intervento di implantologia zigomatica, i tempi di recupero sono generalmente più brevi rispetto a tecniche tradizionali, grazie alla minore invasività della procedura e all’uso di tecnologie avanzate.
Nella maggior parte dei casi, i pazienti possono riprendere le loro attività quotidiane già dopo pochi giorni, con un decorso post-operatorio che prevede solo un lieve gonfiore e fastidio, facilmente gestibili con analgesici comuni.
Per quanto riguarda i risultati che si possono ottenere, denti fissi immediatamente dopo l’intervento, restituendo al paziente non solo la funzionalità masticatoria, ma anche un sorriso esteticamente naturale in tempi estremamente rapidi.
Questa tecnica consente di evitare lunghe attese per la guarigione ossea, necessarie in altri tipi di interventi, riducendo significativamente i disagi associati.
A livello estetico e funzionale, i risultati sono immediati e duraturi. Il paziente riacquista non solo la capacità di masticare correttamente, ma anche un miglioramento evidente nell’aspetto del sorriso, spesso con un impatto positivo sulla propria autostima.
Anche nei casi più complessi di atrofia ossea, l’implantologia zigomatica garantisce una soluzione stabile e sicura, con un tasso di successo molto elevato.
Conclusioni
Come abbiamo visto, l’implantologia zigomatica rappresenta una soluzione straordinaria per quei pazienti che, a causa di un’atrofia ossea significativa, non hanno mai pensato di poter riavere un sorriso fisso e naturale.
Grazie ai progressi della chirurgia dentale, oggi è possibile ottenere risultati duraturi anche nei casi più complessi, senza la necessità di interventi invasivi come la ricostruzione ossea.
Questa tecnica, che combina precisione chirurgica e tempi di recupero ridotti, ha rivoluzionato il modo in cui si affrontano le problematiche legate alla perdita dentale in pazienti con gravi deficit ossei.
Come è ovvio, la scelta della tipologia di intervento sarà stabilita dal dentista, sulla base di un’attenta anamnesi preliminare delle condizioni del paziente, e da esami ben precisi.
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Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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