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Malocclusione dentale di seconda classe

Tabella dei Contenuti

Che cos’è la malocclusione dentale di seconda classe?

Se i denti superiori sporgono troppo rispetto a quelli inferiori, potresti avere una malocclusione dentale di seconda classe.

Questo disallineamento può causare problemi estetici e funzionali, influenzando la masticazione e la postura. Vediamo come riconoscerlo e quali trattamenti esistono.

La malocclusione di seconda classe si suddivide in due tipologie principali:

  1. Tipo 1: È caratterizzato da un’eccessiva protrusione degli incisivi superiori, con conseguente disarmonia estetica.
  2. Tipo 2: Gli incisivi superiori appaiono retro inclinati, con un profilo più chiuso e meno evidente.

Per un riferimento generale, non dimenticare di far riferimento alla nostra guida completa sulla malocclusione dentale.

Le cause principali

Questa condizione può derivare da diverse origini, tra cui:

  • Genetica: La predisposizione familiare gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di malocclusioni.
  • Abitudini scorrette durante l’infanzia: L’uso prolungato del ciuccio, la suzione del pollice o la respirazione orale sono fattori comuni che influenzano negativamente la crescita delle arcate dentarie.
  • Alterazioni dello sviluppo scheletrico: Un mascellare superiore troppo sviluppato o una mandibola poco sviluppata sono le cause scheletriche principali.
  • Disfunzioni muscolari: Un cattivo funzionamento dei muscoli facciali e masticatori può accentuare il disallineamento.

I sintomi relativi a un caso di malocclusione di seconda classe

caso di malocclusione di seconda classe

La malocclusione di seconda classe può influire significativamente sul benessere del paziente, manifestandosi con una varietà di sintomi che interessano non solo la bocca, ma anche altre aree del corpo.

Sintomi legati alla bocca:

  • Protrusione degli incisivi superiori: Questo sintomo è spesso il più evidente, influenzando sia l’estetica sia la funzionalità.
  • Difficoltà masticatorie: La mancata chiusura corretta delle arcate può rendere complicata ed inefficiente la triturazione del cibo.
  • Aumento del rischio di carie e malattie gengivali: Una malocclusione favorisce l’accumulo di placca in zone difficili da pulire.
  • Problemi articolari: Tensioni a livello dell’articolazione temporo-mandibolare possono causare dolori e rumori durante i movimenti mandibolari.

 

Sintomi che coinvolgono altre aree:

  • Mal di testa ricorrenti: Le tensioni muscolari indotte da un’occlusione scorretta possono provocare cefalee frequenti.
  • Dolori cervicali e posturali: La mandibola disallineata può portare a compensazioni muscolari che interessano il collo e la schiena.
  • Ronzii e acufeni: Questi sintomi sono spesso correlati a una malocclusione che coinvolge l’ATM.

 

Altri sintomi meno comuni:

  • Disarmonia facciale: Il profilo può risultare alterato, compromettendo l’equilibrio estetico.
  • Respirazione orale: Questo fenomeno può aggravare secchezza della gola e infezioni delle vie respiratorie.

Perché è importante intervenire tempestivamente?

La malocclusione di seconda classe non trattata può evolvere in problematiche più gravi. Tra le conseguenze più frequenti troviamo:

  1. Usura dentale precoce: Il disallineamento aumenta il rischio di fratture o scheggiature dentali.
  2. Complicazioni articolari: La cattiva occlusione può danneggiare l’articolazione temporo-mandibolare, causando disturbi cronici.
  3. Disturbi posturali: Il corpo, cercando di compensare il disallineamento mandibolare, può sviluppare squilibri posturali.

Le soluzioni disponibili per trattare un caso di malocclusione di seconda classe.

Esistono diversi approcci terapeutici per trattare la malocclusione di seconda classe.

La scelta dipende dall’età del paziente, dalla severità del problema e dagli obiettivi estetici e funzionali.

  1. Apparecchi ortodontici funzionali: Questi dispositivi sono ideali per pazienti giovani in fase di crescita, poiché guidano lo sviluppo corretto delle ossa mascellari.
  2. Ortodonzia fissa: Nei casi meno gravi, gli apparecchi fissi permettono di allineare i denti e migliorare l’occlusione.
  3. Chirurgia ortognatica: Quando il disallineamento è di natura scheletrica e molto marcato, si ricorre a interventi chirurgici combinati con l’ortodonzia per riequilibrare le arcate.
  4. Trattamenti multidisciplinari: L’approccio integrato con fisioterapisti o logopedisti può essere utile per affrontare sintomi associati, come tensioni muscolari o difficoltà respiratorie.

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