Introduzione
Quanto dura, in genere, un intervento nel quale è previsto l’inserimento di un impianto dentale?
Una domanda con una risposta semplice, solo all’apparenza.
Quando parliamo di durata di un intervento d’implantologia è molto difficile dare una risposta precisa, senza considerare il singolo caso clinico che abbiamo di fronte.
Ogni paziente presenta determinate problematiche di partenza, e necessita di un intervento più o meno complesso, per poter ripristinare il cavo orale nella sua interezza.
Di conseguenza, definire una durata dell’intervento approssimativa e generica non aiuterebbe ad informare correttamente il paziente.
Ecco perché, nel parlare di durata prevista per l’innesto di un impianto dentale, sarà necessario considerare:
- quali variabili in gioco possono influenzare, in un senso o nell’altro, la durata dell’intervento stesso;
- le tempistiche previste a seconda della complessità di partenza.
Tale approfondimento, realizzato dal team dello studio dentistico Falchetti di Roma San Giovanni, contribuirà a dare un’informazione corretta, su una tematica spesso non affrontata in maniera esaustiva.
Durata intervento impianto dentale: i fattori da considerare
Quando si parla di innesto di un impianto dentale, è necessario considerare le dimensioni del distretto anatomico che deve essere riabilitato:
- stiamo parlando di un singolo impianto per riabilitare un solo elemento dentale?
- è necessario intervenire per ripristinare più denti, oppure un’intera arcata (superiore o inferiore)?
Allo stesso tempo, sulla durata dell’intervento influisce anche la condizione di partenza del distretto anatomico sul quale è necessario intervenire.
Come è noto, non tutti i pazienti presentano la stessa quantità di osso, ossia la massa ossea fondamentale per consentire il perfetto ancoraggio dei denti (e garantire il processo di osteointegrazione, in caso di innesto di un impianto).
In certi casi, alcuni pazienti presentano con il tempo un progressivo fenomeno di riassorbimento osseo, con veri e propri casi di atrofia che non consentono di poter supportare efficacemente l’impianto.
Per ovviare alla problematica, prima dell’inserimento dell’impianto, può essere previsto un innesto di materiale osseo nella parte in esame, per poi procedere solo in seguito con l’installazione vera e propria del manufatto protesico (scegliendo tra le tecniche implantari all on four o all on six).
Un ulteriore fattore che può influire sulla durata complessiva dell’intervento, è la necessità di dover eseguire una o più estrazioni dentali, preliminarmente all’inserimento dell’impianto e successivamente alla protesi, su di esso.
Impianto dentale: durata intervento indicativa, a seconda dei casi
Ora che abbiamo visto cosa può influire sulla durata complessiva di un intervento di implantologia, vediamo le tempistiche previste, caso per caso.
Parliamo, in ogni caso, di durate indicative; ogni intervento ha le sue peculiarità e le sue problematiche, che possono dilatare o meno l’intero iter.
Se il paziente necessita di riabilitare un distretto anatomico piccolo (quindi parliamo di 1-2 denti da dover sostituire), e non presenta problematiche pregresse (non necessita di estrazioni o innesti ossei) l’intervento è particolarmente rapido.
Parliamo di non più di 15-20 minuti, una procedura rapida e soprattutto indolore, considerando come la moderna implantologia dentale preveda, se richiesto, l’uso della sedazione endovenosa.
Qualora si rendesse necessario effettuare la riabilitazione di un’intera arcata, con contemporanea ricostruzione dei distretti ossei, la durata dell’intervento sarà pari a circa 1 ora o poco più (60-70 minuti, complessivamente).
Tale tempistica può raddoppiare, nel caso in cui si renda necessario riabilitare entrambe le arcate (in pazienti totalmente edentuli) con una durata massima stimata di 2 ore, 2 ore e mezzo al massimo.
In ogni caso, si tratta di interventi nei quali un bravo implantologo sa sempre cosa fare.
Inoltre l’uso dell’anestesia locale vi consentirà di non provare alcun tipo di fastidio durante l’intervento (la problematica che più spaventa i pazienti).
Come l’implantologia a carico immediato ha contribuito a ridurre i tempi dell’intervento
Non dimentichiamo, inoltre, come interventi che consentono l’uso del cosiddetto carico immediato, rappresentino una soluzione protesica dai risultati a dir poco straordinari.
Questa tecnica implantologica consente di riabilitare un’intera arcata dentale con tempistiche davvero ridotte rispetto al passato, quando era necessario realizzare un singolo impianto su ogni singolo dente.
Tutto questo incideva in misura davvero rilevante sulla durata complessiva dell’intervento di implantologia, senza contare i notevoli disagi che dovevano essere affrontati dal paziente.
Ma non dimentichiamo anche un ulteriore aspetto positivo.
L’inserimento dell’impianto e la messa in masticazione della protesi, avviene entro 24 ore dall’intervento chirurgico, ripristinando il cavo orale non solo nelle sue funzioni estetiche, ma anche fonetiche e masticatorie!
Ovviamente, dovremo tener conto che vi sarà un iter di riabilitazione da seguire, per garantire il completamento del processo di osteointegrazione tra impianto e osso.
Un legame che dovrà risultare solido esattamente come quello che sussiste con i denti naturali.
Solo così potremo parlare di vero e proprio successo implantare.
Solitamente, la durata di tale processo è variabile dai 3 ai 6 mesi ma, come detto, molto dipenderà dalle condizioni di partenza del paziente e dalla complessità dell’intervento.
Conclusioni
Come abbiamo visto, la durata di un intervento di implantologia dentale può variare a seconda di quanto sia necessario ripristinare il cavo orale, oltre che dalle condizioni di partenza nella quale si trova il paziente stesso.
In ogni caso, come avete visto, non si tratta di tempistiche particolarmente lunghe. Di conseguenza, evitiamo di immaginare interventi dalle durate improponibili e difficilmente sostenibili per il paziente.
Il nostro consiglio, se vi è davvero necessità di effettuare il ripristino del cavo orale, è quello di non preoccuparsi della durata dell’intervento, o del periodo di riabilitazione che ne conseguirà.
Pensiamo soprattutto ai benefici che ne conseguiranno, sotto molti punti di vista.
Un sorriso sano è il biglietto da visita che presentiamo al mondo, ci aiuta a gestire al meglio le nostre relazioni interpersonali.
Al tempo stesso, una dentatura completa consente di evitare problematiche di non poco conto.
Anche un solo dente perso porta ad alterare l’equilibrio della bocca danneggiando, non solo gli altri denti, ma anche le gengive, oltre che le strutture neuromuscolari connesse.
Hai necessità di eseguire un intervento di implantologia dentale a Roma? Perchè non prenotare un appuntamento il prima possibile?
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Ci troviamo a Roma, in Via Cappadocia 12-18, per richiedere un appuntamento puoi anche compilare il form che trovi di seguito!
Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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