Insegnare a un bambino a lavarsi i denti può trasformarsi, a volte, in una vera e propria battaglia quotidiana.
“Hai lavato i denti?”, “Spazzola bene!”, “Ancora un po’!”. Se queste frasi ti suonano familiari, sappi che non sei solo.
La domanda giusta, però, non è solo se i bambini lavano i denti, ma come lo fanno. Una tecnica scorretta, infatti, può essere quasi inutile contro placca e carie.
Impostare una routine di igiene orale corretta fin da piccolissimi è uno dei più grandi regali che puoi fare alla loro salute futura.
Ecco una guida pratica e suddivisa per età su come lavare i denti ai bambini, con i consigli del nostro reparto di pedodonzia a Roma San Giovanni.
Prima ancora dei denti (0-6 mesi): l’igiene delle gengive
Sembra strano, ma la pulizia della bocca inizia prima ancora che spunti il primo dentino.
Dopo ogni poppata, è buona abitudine avvolgere una garzina sterile inumidita con acqua attorno al dito indice e passarla delicatamente sulle gengive del neonato, sul palato e sulla lingua.
Questo semplice gesto, che dura pochi secondi, è fondamentale per tre motivi:
- Rimuovere i residui di latte e batteri: Si crea un ambiente orale più pulito fin da subito.
- Abbassare il rischio di infezioni: Si previene l’insorgenza di fastidiose condizioni come il mughetto (candidosi orale).
- Abituare il bambino al contatto: Il piccolo si familiarizza con la sensazione della pulizia in bocca. Questo passaggio è cruciale per rendere meno “strano” e più accettato il futuro inserimento dello spazzolino.
I primi dentini (6-24 mesi): spazzolino, dentifricio e tanta delicatezza
Quando spunta il primo incisivo, è il momento di abbandonare la garza e iniziare a usare un vero spazzolino.
La chiave in questa fase è la delicatezza per trasformarla in un’esperienza positiva.
- Lo spazzolino: Scegline uno specifico per questa età, con una testina molto piccola, manico ergonomico e setole morbidissime per non irritare le gengive delicate, spesso già infiammate dall’eruzione.
- Il dentifricio: Utilizza un dentifricio con almeno 1000 ppm di fluoro, fondamentale per proteggere lo smalto ancora fragile dei denti da latte. Come abbiamo spiegato nella nostra guida sul fluoro per bambini, la quantità deve essere minima: è sufficiente “sporcare” le setole con una dose grande quanto un chicco di riso.
- La tecnica: In questa fase, il genitore fa tutto il lavoro. Metti il bambino in una posizione comoda (ad esempio seduto in braccio con la testa appoggiata sul tuo petto) e con movimenti circolari e molto leggeri, spazzola tutte le superfici dei dentini presenti, due volte al giorno, mattina e sera.
La fase dell’imitazione (2-5 anni): spazzolano “da soli”, ma con supervisione
Questa è l’età del “faccio io!”. È un momento prezioso per incoraggiare l’autonomia, ma la coordinazione e la manualità del bambino non sono ancora sufficienti per garantire una pulizia davvero efficace, soprattutto nelle zone posteriori.
La strategia migliore è quella del “doppio spazzolamento”, per unire il gioco all’efficacia:
- Prima loro: Lascia che il bambino lavi i denti da solo. In questa fase sta imparando il gesto e si sente grande e responsabile. È il suo momento di “giocare al dentista”.
- Poi tu: Una volta che ha finito, è fondamentale che il genitore faccia una “ripassata” finale. Spiega che ora tocca a te fare il “controllo del solletico” per essere sicuri che tutti i dentini siano puliti e brillanti.
Ricorda di aumentare la quantità di dentifricio, che ora sarà grande quanto un pisello.
Verso l’autonomia (6-10 anni): supervisione e filo interdentale
A 6 anni, con l’eruzione dei primi molari permanenti (i cosiddetti “sesti”), la corretta igiene orale diventa ancora più cruciale.
Questi nuovi denti sono destinati a durare tutta la vita e spesso presentano solchi molto profondi, a rischio di carie.
Il bambino ora è in grado di spazzolare i denti da solo, ma la supervisione del genitore è ancora importante, soprattutto la sera.
Controlla che vengano pulite bene tutte le superfici, in particolare quelle interne e le superfici di masticazione dei nuovi molari in fondo alla bocca.
Questo è anche il momento ideale per introdurre il filo interdentale. Non appena i denti iniziano a toccarsi tra loro, lo spazzolino da solo non è più in grado di pulire efficacemente gli spazi interdentali.
Per iniziare, puoi usare gli archetti tendifilo (flosser), che sono molto più facili e intuitivi da maneggiare per un bambino rispetto al filo tradizionale.
Consigli pratici per trasformare la pulizia dei denti in un gioco
- Dai il buon esempio: Lavate i denti tutti insieme, tu e il tuo bambino. L’imitazione è lo strumento di apprendimento più potente.
- Usa un timer: Una clessidra da due minuti o la sua canzone preferita possono aiutare a rispettare i tempi corretti di spazzolamento.
- Fagli scegliere lo spazzolino: Uno spazzolino con il suo personaggio preferito può trasformare un “dovere” in un momento divertente.
- Leggi storie a tema: Esistono tanti libri per bambini che spiegano in modo simpatico l’importanza di combattere i “mostri” della carie.
Una buona abitudine oggi per un sorriso sano domani
Insegnare come lavare i denti ai bambini richiede pazienza e costanza, ma i benefici durano per tutta la vita.
Trasformare l’igiene orale in una routine positiva e non in un momento di scontro è la chiave per crescere adulti consapevoli e con un sorriso sano.
Presso lo Studio Dentistico Falchetti di Roma San Giovanni, siamo sempre a disposizione per mostrare a te e al tuo bambino le tecniche di spazzolamento corrette e per consigliarti gli strumenti più adatti.
Una buona igiene e prevenzione è il primo passo per un futuro senza carie.
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Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2007 presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. 5615.
Specializzata in Chirurgia Odontostomatologica nel 2011 presso l’Università “G.D’Annunzio” di Chieti.
Relatrice su metodiche implantari e ricostruttive collabora attivamente presso rinomati studi dentistici.
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